Giovedì sera il Teatro Comunale Giuseppe Verdi ha reso omaggio a Giuseppe Molinari, giovane musicista sacilese scomparso tragicamente nel 2006, e alla sua opera maggiore, il monumentale Concerto per pianoforte e orchestra op. 3, finora mai eseguito in pubblico. Si è trattato quindi di una prima assoluta che il Teatro Comunale stesso ha fortemente voluto e per la quale sono stati ingaggiati il pianista Maurizio Baglini e il direttore Massimiliano Caldi, al quale è stata affidata la guida dell’Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia.
Il Concerto di Molinari è una partitura ambiziosa che l’autore stesso ebbe la possibilità di incidere a Lubiana nel 1995 con l’Orchestra Sinfonica della Radiotelevisione Slovena diretta da Anton Nanut, ma che poi, forse a causa della sua complessità, non venne più eseguita e quindi rimase pressoché sconosciuta. Almeno fino ad ora. Già, perché la serata pordenonese non solo ha avuto il merito di far conoscere questo importante lavoro a un pubblico numeroso, ma è anche stata l’occasione per una nuova registrazione discografica dal vivo, che consentirà una più diffusa conoscenza di quest’opera.
Ad omaggiare la figura di Molinari hanno concorso anche gli altri brani scelti per completare la serata: la suite sinfonica dal balletto “Appalachian Spring” di Aaron Copland, e la celeberrima “Rhapsody in Blue” di Gorge Gershwin. Si tratta infatti di compositori che lo stesso Molinari amava e ai quali guardava come riferimenti stilistici nella sua ricerca di contaminazione tra i vari linguaggi musicali.
Al bravissimo Maurizio Baldini, a Massimiliano Caldi e all’Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia il merito di essere riusciti a rendere l’equilibrio delle sfumature, la complessità ritmica e la vitalità travolgente di tutte queste composizioni.
Il GAZZETTINO 21 marzo 2009